Le commissioni del trading online sono quei costi che i broker possono applicare alle tue operazioni: questi oneri possono essere di natura esplicita o implicita, possono essere fissi o variabili e, soprattutto, possono esserci o… non esserci. Ma quali e quante sono le commissioni per il trading online?
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Broker senza commissioni
Per tua fortuna, esistono dei broker online che in riferimento a specifiche categorie di strumenti finanziari non applicano alcuna commissione. Per esempio, per gli investimenti in opzioni binarie e in CFD, operatori come Plus500 , IQ Option ed eToro non applicano nei confronti dell’utenza alcuna commissione, permettendo quindi ai propri trader di fare profitti senza addebitare nessuna spesa.
A questo punto ti domanderai: in che modo viene ricompensato il servizio offerto dal broker e quindi, come gudagna un broker trading?
Considerato che nessuno presta il proprio servizio gratuitamente, ne deriva che anche per quanto concerne il trading online c’è comune una remunerazione per il broker, rappresentata non dalle commissioni che vengono applicate sulle posizioni, bensì dallo spread, la differenza che sussiste tra il prezzo a cui è possibile comprare uno strumento finanziario, e il prezzo a cui è possibile vendere lo stesso. Per alcuni strumenti finanziari come le opzioni binarie, il discorso è ancora diverso, considerando che non vi sono spread e il payout indicato in sede di apertura della posizione è dunque corrispondente a quanto il trader andrà effettivamente a incassare.
Se a ciò aggiungiamo il fatto che aprire un conto di trading presso uno dei broker sopra citati (e non solo!) è completamente gratuito, ne deriva che fare trading online può essere davvero molto, molto conveniente!
Uno sguardo agli spread
Da quanto abbiamo detto, ne deriva che una delle discriminanti nella scelta del proprio broker di maggiore fiducia sarà prevalentemente rappresentato dal livello degli spread che vengono applicati nei confronti dei propri trader. È intuibile, da quanto abbiamo appena accennato, che maggiore è la differenza sussistente tra i prezzi di acquisto e di vendita di uno stesso asset, e minore sarà anche la convenienza del broker. Ma per quale motivo?
Immaginiamo di voler far trading con il cambio EUR/USD, che il prezzo di offerta è 1,1005 e che il prezzo di domanda sia 1,1000. Ne deriva che lo spread è pari a 0,005, e che proprio l’assenza di questo differenziale è il gradino che renderebbe ininfluente per il trader acquistare e vendere lo stesso cambio nello stesso momento. Dunque, quando scegliete un broker, focalizzati attentamente sui costi, confrontando i livelli di spread applicati rispetto ai principali concorrenti.
Esistono altre commissioni?
In aggiunta a quanto sopra, esistono naturalmente anche altre commissioni che il broker potrebbe percepire per specifiche operazioni. Si pensi, ad esempio, alle commissioni che vengono percepite per le operazioni overnight (cioè, per le posizioni che vengono mantenute per più giorni, in relazione a specifici strumenti finanziari), o ancora alle commissioni di eseguito nel caso in cui si desideri acquistare dei titoli che entrano nel proprio portafoglio (azioni, obbligazioni, ecc.), in alternativa all’acquisto di strumenti derivati.
Val pertanto sempre la pena consultare con attenzione i termini, le condizioni e i regolamenti di utilizzo dei tuoi operatori di riferimento: spesso pochi centesimi di differenza possono rappresentare la linea di separazione tra un’operazione in profitto e una in perdita! Di seguito la tabella riepilogativa con i migliori brokers trading del settore che non applicano alcuna commissione per la gestione del conto ed hanno spreads fissi molto competitivi rispetto alla loro concorrenza:
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CopyTrading CopyPortfolios Ricompense Crypto |
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Capitale a rischio.
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