mercoledì, 13 Novembre, 2024

Broker trading indici

Il trading finanziario mediante negoziazione dei CFD sugli indici di Borsa ha preso largamente piede nel corso degli ultimi anni grazie alle interessanti opportunità di rendimento che questo genere di investimento può assicurare all’utenza che sceglierà di dedicare tempo e impegno a tale comparto. Sono infatti numerosi gli utenti delle piattaforme di trading – neofiti ed esperti – che hanno espresso il desiderio di imparare a negoziare sugli indici, intuendo che questo genere di trading può ben trasformarsi in una straordinaria chance di arricchimento del proprio portafoglio. Ma che cosa sono gli indici di Borsa? E quali sono le motivazioni che dovrebbero spingervi a valutare concretamente la possibilità di investire in tali indici? E come poter effettuare del trading sugli indici?

Che cosa sono gli indici di Borsa

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Cosa sono gli indici

Per prima cosa, cerchiamo di introdurre il concetto di indice di Borsa, che rappresenta una sorta di elemento statistico utilizzato per poter verificare le variazioni di tutte o – più frequentemente – di parte delle azioni delle società quotate in Borsa.

In altri termini, l’indice è un indicatore che sintetizza l’andamento di un paniere di titoli azionari, e il suo valore rappresenta l’insieme dei titoli (opportunamente ponderati per importanza) nel suo complesso.

Considerata la validità del dato e la sua espressione di sintesi, quando ci si riferisce all’andamento della Borsa (es. Borsa italiana) frequentemente ci si riferisce direttamente al suo indice più rappresentativo (nell’esempio tra parentesi, FTSE MIB).

Come vengono costruiti gli indici

Per poter investire correttamente sugli indici di Borsa val la pena cercare di comprendere come sono costruiti e quali sono le tipologie tecniche principali: vi sarà molto utile per avere una maggiore consapevolezza dell’oggetto del vostro trade.

Nel far ciò, cominciamo con il ricordare che gli indici più utilizzati fanno riferimento alla categoria degli indici c.d. “value weighted”, ritenuti più corretti e attendibili, in grado di attribuire ad ogni società emittente un peso che è proporzionale alla loro capitalizzazione. Tali indici, per poter arrivare a un migliore livello di affidabilità, vengono periodicamente rivisti (FTSE MIB è modificato ogni tre mesi) per poter aggiornare il peso delle società, e tenere conto di frazionamenti, dividendi, accorpamenti e altre operazioni.

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Fare trading sugli indici

Tra le altre forme tecniche di indice troviamo poi i c.d. “equally weighted”, in cui a ogni componente dell’indice viene attribuito lo stesso peso: non avendo dunque alcuna importanza la capitalizzazione di mercato, non sono molto utilizzati per i nostri fini di trading.

Infine, meritano un cenno anche gli indici c.d. “price weighted”, in cui ogni titolo ha un peso diverso a seconda del suo prezzo. Anche questi indici sono tuttavia meno utilizzati rispetto allo standard, rappresentato dai value weighted, che è oggi possibile trovare in tutti i principali indici di Borsa internazionale.

Esistono tuttavia anche alcune forme di indici, piuttosto noti, che ricorrono alla tipologia del price weighted (come il giapponese Nikkei 225).

I brokers consigliati per fare trading con gli indici sono:

Cosa significa investire sugli indici

Ora che abbiamo avuto modo di chiarire, pur brevemente, che cosa sono gli indici e in che modo vengono calcolati, cerchiamo altresì di capire per quale motivo moltissimi trader preferiscano questo genere di investimento, sottolineando le profonde differenze che sussistono tra l’investimento su un’azione (o su un gruppo di azioni) e l’investimento su un indice: nel primo caso l’investitore sceglierà infatti di “puntare” su una singola società o su un ristretto gruppo di società, mentre nel secondo caso l’investitore sceglierà di puntare su un vasto paniere di società.

Come intuibile, nella prima ipotesi il destino del portafoglio dell’investitore dipenderà dalle sorti delle società che si è scelto di seguire, dalle loro vicende, dai piani strategici, dagli avvenimenti esterni e interni, e così via. Nella seconda ipotesi, invece, l’investitore potrà conseguire una migliore diversificazione del proprio portafoglio, considerando che l’indice sarà influenzato non tanto dall’andamento di una o di poche società, per quanto importanti, bensì dal complesso dei movimenti di Borsa. Per questo motivo, investire su un indice di Borsa è apparentemente più semplice e relativamente più “sicuro”.

Come investire sugli indici online

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Investire sugli indici online

Per poter investire sugli indici non è necessario recarsi in banca o in altri istituti di intermediazione: l’avvento dei broker online permette infatti a chiunque, con pochi euro, di aprire un conto di trading online e iniziare a investire con i CFD sugli indici o con altri strumenti di investimento che abbiano come sottostante o come benchmark gli indici. I vantaggi sono evidenti: oltre alla possibilità di poter investire comodamente da casa propria o in mobilità (con le app di trading mobile) quando e come si vuole, puoi avere accesso ai mercati 24 ore su 24, godendo di benefici aggiuntivi con l’ampia volatilità rispetto all’investimento sui singoli titoli, la possibilità di poter aprire posizioni su interi listini con singole transazioni e ancora la possibilità di andare short o long, ottenendo opportunità di guadagno sia quando gli indici azionari salgono e sia quando scendono.

L’importante è farlo con un broker di prima qualità: i nostri preferiti, con i quali ti consigliamo di aprire un conto di trading, sono Plus500, Iq Option e eToro! Di seguito la tabella comparativa dei brokers migliori:

Su quali indici puoi investire?

Al mondo esistono centinaia di diversi indici di Borsa. Tuttavia, la stragrande maggioranza delle transazioni si concentra su pochi indici, relativi alle principali Borse internazionali. Qualche esempio? Con la maggior parte dei broker online puoi fare investimenti su:

  • FTSE MIB (Italia)
  • Dow Jones (Stati Uniti)
  • Nasdaq (Stati Uniti)
  • S&P500 (Stati Uniti)
  • Dax (Germania)
  • CAC40 (Francia)
  • FTSE100 (Gran Bretagna)
  • Nikkei 225 (Giappone)

e tanti altri ancora!

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